Cassa Galeno

L'UNICA CASSA MUTUA COOPERATIVA
CREATA DAI MEDICI PER I MEDICI

17 lug 2017

Per Gli Incontri di Galeno, con il supporto di C.O.C.I, Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia, il 17 luglio 2017 il dott. Guido Pasquantonio, cattedra di materiali dentari e tecnologie protesiche presso il dipartimento di Scienze Cliniche e Medicina Traslazionale dell’università degli Studi di Roma Tor Vergata, terrà il seminario gratuito La protesi adesiva.

L’evento sarà presso la sede Galeno, in via Vittorio Emanuele Orlando 83, a partire dalle ore 19.00

Partecipare è semplicissimo. Basta compilare il form presente nella sezione del sito dedicata a Gli Incontri di Galeno, oppure inviare la scheda di adesione  completa di tutti i dati all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@cassagaleno.it oppure via fax al numero 0644248705.

Vi aspettiamo come sempre numerosi!

Il welfare spiegato al medico – L’impegno di Galeno (5° parte)

Cosa fare del tuo TFR

welfareSe si è un lavoratore dipendente del settore privato che entra per la prima volta nel mercato del lavoro, si è chiamati a decidere cosa fare del proprio trattamento di fine rapporto (TFR) entro sei mesi dall’assunzione. Si può scegliere di:

 – destinare in via definitiva a una forma pensionistica complementare le quote del TFR ancora da maturare

 – lasciare il TFR presso il datore di lavoro. Si può decidere anche in un secondo momento di destinare alla previdenza complementare il proprio TFR futuro; quello maturato fino a quel momento resta accantonato presso il datore di lavoro e sarà liquidato alla fine del rapporto di lavoro

 – se non si esprime alcuna scelta in modo esplicito, il proprio TFR confluisce automaticamente nel fondo pensione (negoziale, aperto o preesistente) previsto dal contratto di lavoro ovvero, se il contratto individua più fondi, in quello al quale è iscritto il maggior numero di dipendenti della azienda in cui si lavora (cosiddetto “conferimento tacito”); se non c’è un fondo di riferimento, il  TFR viene versato a Fondinps, la forma pensionistica complementare appositamente costituita presso l’INPS. Anche se si è già da diversi anni un lavoratore dipendente del settore privato e si è mantenuto il TFR in azienda, è possibile in ogni momento decidere di destinare alla previdenza complementare le quote di TFR che si maturano successivamente alla scelta. Se si è un dipendente pubblico al quale si applica il regime del TFR si può scegliere di destinare il TFR alla previdenza complementare solo se esiste un fondo pensione di riferimento per la propria categoria. La Legge di stabilità per il 2015 ha introdotto una ulteriore possibilità:

  • se si è un lavoratore dipendente del settore privato, con un’anzianità lavorativa di almeno sei mesi presso la stessa azienda, è possibile farsi liquidare mensilmente in busta paga le quote di TFR maturando. L’opzione è temporanea e vale per il periodo marzo 2015 – giugno 2018. In questo arco di tempo si può compiere la scelta in qualsiasi momento, ma una volta attuata è irrevocabile fino al 30 giugno 2018. Si può compiere questa scelta anche se si è deciso di destinare il TFR alla previdenza complementare. Si tenga presente tuttavia che la liquidazione del TFR in busta paga riduce le risorse accantonabili per il pensionamento e comporta la perdita dei vantaggi fiscali propri della previdenza complementare, andando a confluire nel reddito soggetto alla tassazione IRPEF.

Per scaricare il documento completo ed entrare nel mondo del welfare di Galeno, clicca qui.

 

Il welfare spiegato ai medici – L’impegno di Galeno (2° parte)

welfareI benefici del welfare privato

In Italia esiste un sistema di welfare privato – costruito principalmente sui Fondi Pensione e sui Fondi Sanitari – che lo Stato nel tempo ha fortemente incentivato e sostenuto, e che può efficacemente assicurare ai cittadini l’integrazione necessaria a vivere un presente sereno e, soprattutto, un futuro più sicuro e solido.

L’obiettivo degli strumenti di welfare integrativo è quello di aiutare il cittadino nei momenti di bisogno attraverso servizi e/o denaro. In particolare, il Fondo pensione e il Fondo sanitario riescono ad offrire numerose tutele nell’arco di tutta la vita del cittadino. Vediamole in dettaglio.

Le esigenze nascono fin da piccoli, ben prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Le spese sanitarie, il sostegno economico per gli studi o per l’avvio di un’attività lavorativa sono i principali bisogni che necessitano di una tutela ulteriore. In questa fase, sono i genitori a farsi carico delle spese per soddisfare le esigenze dei figli.

Quando si lavora i bisogni che dobbiamo soddisfare riguardano: le spese sanitarie per la salute e la prevenzione, le spese sanitarie per i figli, le spese per infortuni, invalidità e non-autosufficienza, l’acquisto della prima casa, il sostegno al reddito nelle ipotesi di sospensione dell’attività lavorativa, le spese relative alla genitorialità e quelle per la riqualificazione professionale, ovvero la necessità di aggiornarsi e formarsi durante l’età lavorativa.

Dopo essere usciti dal mondo del lavoro, ai precedenti bisogni si aggiungono anche quelli per il sostegno al reddito e per l’integrazione della pensione.

Nel mondo del lavoro, i liberi professionisti (medici, architetti, avvocati, notai) hanno a disposizione un sistema di welfare diverso dai lavoratori dipendenti e dai lavoratori autonomi. Molti dei bisogni tutelati dai Fondi pensione e dai Fondi sanitari sono offerti al libero professionista dalla propria Cassa di previdenza.

La Cassa, infatti, oltre a erogare il trattamento di previdenza obbligatoria ai suoi iscritti, offre una serie di tutele ulteriori (assistenza sanitaria, sostegno all’imprenditorialità, copertura integrativa alla pensione di base).

L’adesione ad un fondo pensione e ad un fondo sanitario e l’iscrizione ad una Cassa di previdenza per i professionisti consente di tutelare non solo i propri bisogni, ma anche quelli propria famiglia, a seconda delle diverse esigenze.

Il welfare spiegato ai giovani professionisti

Oggi viviamo in una società molto più ricca rispetto a quella in cui hanno vissuto i nostri nonni e, per certi aspetti, anche i nostri genitori. Il livello dei consumi è infatti ben più alto che in passato e vi sono maggiori possibilità di conoscere, viaggiare e comunicare.

Per contro, però, il mercato del lavoro oggigiorno è più complesso, la crescita economica è molto più bassa e la tutela dello Stato in termini di welfare molto minore, non soltanto per quel che riguarda la pensione, ma anche per quel che concerne l’assistenza e la sanità.

Cosa possono fare allora i giovani di oggi e le generazioni future per tutelare al meglio quei bisogni – pensione e salute – che per tanto tempo abbiamo dato per scontato, ma che lo Stato faticherà sempre di  più a garantire?

Esistono degli strumenti che possono aiutare gli individui offrendogli una solida protezione contro i crescenti rischi pensionistici, assistenziali e reddituali?

Per fortuna, sì! In Italia esiste un sistema di welfare privato che lo Stato ha nel tempo incentivato e sostenuto il quale può efficacemente assicurare l’integrazione necessaria a vivere un presente sereno e, soprattutto, un futuro sicuro!

La conoscenza di questi strumenti (fondi pensione e fondi sanitari) e del loro funzionamento è quindi fondamentale per poterli utilizzare al meglio e sfruttare le possibilità che offrono per avere in futuro una maggiore serenità.

I cittadini sono quindi chiamati a essere attivi e a essere informati. A prescindere dall’età.

L’impegno di Galeno per l’educazione al welfare

L’educazione al welfare secondo noi di Galeno non è da intendersi semplicemente come educazione al risparmio ma in senso ben più ampio.

La sfida è assicurare a ciascun cittadino, a partire dall’età scolare, gli strumenti per acquisire la capacità di agire consapevolmente.

Vogliamo mettere il medico nelle condizioni di acquisire capacità, conoscenze e competenze che gli permettano di divenire attore consapevole nell’arco della propria vita economica e sociale.

Per avvicinare i medici, in particolar modo i più giovani, al mondo del welfare e renderli attori protagonisti del loro futuro, Galeno ha realizzato questo rapporto dal titolo “Il welfare spiegato al medico”, per far focalizzare l’attenzione su importanti temi quali il risparmio, la previdenza e il welfare.

Per leggere il documento completo, clicca qui.

Il welfare spiegato al medico. L’impegno di Galeno (1° parte)

L’educazione al welfare secondo noi non è da intendersi semplicemente come educazione al risparmio ma in senso ben più ampio.

La sfida è assicurare a ciascun cittadino, a partire dall’età scolare, gli strumenti per acquisire la capacità di agire consapevolmente.

Noi di Cassa Galeno vogliamo mettere il medico nelle condizioni di acquisire capacità, conoscenze e competenze che gli permettano di divenire attore consapevole nell’arco della propria vita economica e sociale.

Per avvicinare i medici, in particolare modo i più giovani, al mondo del welfare e renderli attori protagonisti del loro futuro, Galeno ha realizzato questo rapporto dal titolo Il welfare spiegato al medico che speriamo possa essere utile a tutti i nostri soci. E’ un punto di partenza che in futuro potrebbe dare origine a veri e propri incontri informativi sui temi del risparmio, della previdenza e del welfare.

di Gianni Duca

welfareIl welfare spiegato al medico

L’impegno di Galeno

Che cos è il welfare

Attualmente il termine welfare indica un complesso di interventi pubblici attuati dallo Stato al fine di migliorare le condizioni dei cittadini e garantire a tutti la fruizione di servizi sociali ritenuti indispensabili (istruzione, sicurezza, salute, reddito).

In che modo lo Stato realizza il sistema di sicurezza sociale?

Il sistema di sicurezza sociale

Lo Stato realizza il sistema di sicurezza sociale:

  • erogando soldi quando una persona non produce reddito per motivi naturali (vecchiaia) o per incapacità temporanea (malattia, invalidità, disoccupazione, maternità)
  • erogando servizi (istruzione, assistenza sanitaria, abitazione)
  • facendo pagare meno tasse su determinati servizi (acquisto abitazione, risparmio energetico) o per determinate situazioni (detrazioni per i figli).

Il welfare privato

Negli ultimi quindici anni i sistemi di sicurezza sociale dei principali paesi industrializzati hanno ristretto il loro campo di azione. Pensioni, assistenza sanitaria, sostegno agli studi, sostegno alla riqualificazione professionale sono oggi meno tutelati. Il welfare privato è l’insieme di strumenti rivolti al cittadino dal sistema privato per offrire ulteriori tutele a protezione di rischi solo parzialmente coperti dal sistema di welfare pubblico. Le principali iniziative private legate al concetto di welfare riguardano la pensione e l’assistenza sanitaria.

Perché è importante essere previdente

Il welfare pubblico è il sistema delle politiche pubbliche messe in atto da uno Stato per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini

In Italia il concetto di welfare è spesso tradotto con quello di “Stato sociale”.

Gli obiettivi perseguiti dal welfare sono fondamentalmente tre:

  • assicurare un tenore di vita minimo a tutti i cittadini
  • dare sicurezza agli individui e alle famiglie in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere
  • consentire a tutti i cittadini di usufruire di alcuni servizi fondamentali, quali l’istruzione e la sanità.

A partire dagli anni ’90 il nostro Stato sociale è stato assoggettato ad una serie di riforme penalizzanti. Il welfare pubblico (il sistema delle pensioni, della sanità, del sostegno del reddito) è oggi molto meno generoso che in passato.

Il sistema di sicurezza sociale pubblico in Italia è fortemente incentrato, in termini di spesa e non solo, sugli aspetti previdenziali e assistenziali.

Le dinamiche demografiche (invecchiamento della popolazione e calo delle nascite) insieme a quelle sociologiche ed economiche (crisi dell’economia reale) hanno costretto il nostro Legislatore ad effettuare riforme penalizzanti del sistema pensionistico, sanitario e più in generale del sistema di welfare pubblico.

Questa riduzione delle tutele pubbliche si è accompagnata tuttavia all’introduzione di vere e proprie politiche di sostegno a favore di forme private di welfare. Infatti, già a partire dagli anni ’90 sono stati istituzionalizzati degli strumenti di welfare privato idonei ad affiancarsi al sistema pubblico in un’ottica di completamento della tutela pensionistica, sanitaria e previdenziale in senso ampio.

Nascono e si sviluppano diversi strumenti di welfare privato, tra cui i Fondi pensione e i Fondi sanitari, i quali vengono promossi, tutelati e sostenuti dallo Stato attraverso una disciplina di favore e di sostegno fiscale che dovrebbe spingere tutti i lavoratori a optare per l’adesione (spesso volontaria) e la partecipazione a queste iniziative.

L’adesione ai Fondi pensione e ai Fondi sanitari consente non solo ai lavoratori dipendenti ma a tutti i cittadini una tutela in età lavorativa e una vecchiaia serena anche dopo il pensionamento.

Grazie alla copertura integrata che i Fondi pensione e i Fondi sanitari riescono a offrire, l’iscritto può sentirsi sicuro in tutte le sue fasi della vita e rispetto a diverse esigenze (acquisto di una casa per sé o per i figli, integrazioni reddituali di diversa natura, spese mediche).

L’adesione ai Fondi pensione e ai Fondi sanitari è libera: ogni cittadino può decidere se e quando dotarsi di questi strumenti, che gli permetteranno di avere una pensione più adeguata e una tutela della propria salute. È però importante informarsi ed attivarsi per tutelare al meglio quei bisogni che oggi sembrano molto distanti per i quali si dà per scontato un supporto del sistema pubblico, ma che in realtà lo Stato faticherà sempre di più a garantire.

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