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La protesi d’anca: procedure, benefici ed indicazioni analizzate dal prof. Attilio Santucci

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Focus sulla protesi d’anca: procedure, benefici ed indicazioni. Il parere del Prof. Attilio Santucci: “Vanno evitati gli sport di corsa e contatto”

L’artroprotesi d’anca o protesi totale d’anca, è un’articolazione artificiale realizzata in leghe metalliche, materiali plastici e/o ceramici, che va a sostituire l’anca usurata, riducendo il dolore e ripristinando la funzione articolare. In virtù delle innovazioni tecnologiche introdotte nella pratica clinica, l’intervento di protesi d’anca è divenuto nel tempo meno invasivo, fino ad assumere, nelle mani di un chirurgo esperto, i contorni di un’operazione di routine. La sua efficacia si traduce in un miglioramento della vita quotidiana e di relazione; in alcuni casi, anche in un ritorno alla pratica sportiva. A tal riguardo, bisogna precisare che, sebbene per il paziente reduce da intervento non ci siamo particolari limitazioni, è consigliabile evitare gli sport di corsa e di contatto (calcio, basket, volley, sci alpino ecc.).

Prof. Santucci, che cos’è la protesi d’anca?

 “Come già premesso, si tratta di un’articolazione artificiale che sostituisce quella anatomica, alterata irreversibilmente da vari processi patologici. L’anca o articolazione coxo – femorale, è costituita da due elementi (a livello scheletrico): la testa femorale e l’acetabolo, ricoperti dai rispettivi strati di cartilagine articolare. Nel momento in cui l’anca risulta compromessa, con perdita della funzione articolare e dolore anche a riposo, si rende necessario la sostituzione delle superfici articolari con componenti protesiche”

Quando è indicato l’intervento?

“Come per gli interventi chirurgici in generale, l’artroprotesi è indicata nel momento in cui i vari trattamenti conservativi (terapia medica, infiltrazioni articolari con acido ialuronico e cortisonici, fisiochinesiterapia e riposo), applicati nei modi e nei tempi giusti, non hanno conseguito un risultato soddisfacente per il paziente”.

Quali sono i potenziali rischi legati all’intervento?

“Ai rischi generici connessi alle procedure chirurgiche in genere (emorragia, trombo – embolie, ematoma post – chirurgico, infezione, sofferenza della cicatrice chirurgica con possibile deiscenza, infezione, anemia), esistono rischi specifici tra cui frattura periprotesica femorale, paralisi nervose, instabilità dell’impianto con sub – lussazione o lussazione, dismetria degli arti inferiori e rottura delle componenti protesiche”.

È possibile praticare sport con una protesi d’anca?

“Molti sportivi, superato il trauma dell’operazione e recuperata la buona funzione dell’anca, desiderano riprendere l’attività sportiva praticata in precedenza. Per un portatore di protesi d’anca, la corsa è possibile ma rischiosa ai fini della sopravvivenza dell’impianto. Pertanto, è opportuno selezionare il tipo di attività sportiva”.

Quali gli sport consigliati?

“Gli sport consigliati sono golf, ginnastica e ciclismo, a differenza della corsa e degli sport di contatto (calcio, basket, volley, sci alpino, ndr) che andrebbero evitati a fronte dell’alto rischio di trauma e danni a carico dell’impianto protesico”

 

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Attilio Santucci

 

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